

Autore: Riccardo Redivo
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Umanità sotto assedio
Mismas, nel dialetto triestino, significa miscela, cocktail, spritz o, in senso figurato, guazzabuglio, confusione, andirivieni (deriva dal tedesco Misch-masch). In questo libro è il nome del luogo in cui il poeta Vigini e la sua compagna Rosa si risvegliano dopo un incidente d’auto. Mismas è l’umanità emarginata, esclusa, isolata, e per questo produttrice di poesia, amore, follia, violenza, veemenza, narrazione. Temi veri, reali e concreti, quasi sempre ignorati da chi è fuori e stigmatizza chi lì ci vive: «migranti, profughi, zingari, clandestini, girovaghi, raminghi, senzatetto, poveri, poverissimi, puttane, spacciatori, malati, derelitti, gente insomma di tutte le risme e proveniente dalle più disparate zone del pianeta». Il tesoro di Mismas sta nella solidarietà e nella voglia di vivere, una vita antica, primitiva, che si manifesta concretamente e che per continuare a esistere ha bisogno di storie come quelle raccontate in questo romanzo, storia nelle storie.
Riccardo Redivo, laureato in Stilistica e metrica italiana, è pubblicista dal 2013. Collabora con il mensile di ecologia e cultura Konrad del FVG. Ha scritto testi per canzoni, teatro e burattini. Fra le sue pubblicazioni: La letteratura morale, Asterios, 2008; Alda Merini. Dall’orfismo alla canzone, Asterios, 2009; Doppio canto, Metauro, 2012 (saggio sulla messa in musica della poesia); Uvala, Sillabe di Sale, 2017 (raccolta poetica); Era un appassionato di arcobaleni, Il Seme Bianco, 2018 (romanzo) e la curatela meriniana Confusione di stelle, Einaudi, 2019.
RECENSIONI:
Scarica in pdf le recensioni di Gianni Cimador su Il Piccolo (09.01.2021) e su Il Ponte Rosso (n. 65 - febbraio 2021) e quella di Mary Barbara Tolusso su Il Piccolo (11/05/21) da Documenti Allegati.
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