DAL MITO IPERBOREO ALL'UOMO ABBANDONATO
Autrice: Caterina Stillitano
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Dal mito iperboreo all'uomo abbandonato
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L’Autrice di questo libro racconta l’esperienza di un laboratorio teatrale nato nel centro diurno di un ex manicomio italiano e la contestualizza su due versanti: analizzando il Lohengrin di Richard Wagner e proponendo alcune pagine del suo diario intimo. È prestata particolare attenzione alla problematica del compito – in questo caso assegnato dal regista – e al concetto di interdetto, caro a molte leggende di differenti culture. La tesi dell’Autrice è che l’interdetto esista per essere trasgredito, e questo valga anche per il compito: il suo superamento, ottenuto attraverso il lavoro, attraverso la costruzione di uno spazio, un tempo e un corpo, come presupposto necessario per il processo creativo. È proposto anche il concetto di non-separazione, che con Wagner ha rappresentato una rivoluzione nell’ambito del linguaggio musicale.
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Caterina Stillitano nasce a Crotone nel 1983, frequenta il liceo Artistico di Catanzaro e, successivamente, l’Accademia delle Belle Arti di Roma, conseguendo, nel 2013, il diploma in scenografia con il massimo dei voti e la lode. La sua ricerca artistica si esprime attraverso la sperimentazione di nuovi materiali per la realizzazione di installazioni, sculture e “costumi materici”. Nel 2014 scrive, realizza e interpreta lo spettacolo per bambini “Le mie mani magiche” e fonda, insieme ad Antonia D’Amore, il gruppo ANCHE. Il progetto “L’abito d’oro” del gruppo ANCHE è selezionato alla Open Call altresistenze al teatro Valle occupato. È autrice del saggio “Caterina Stillitano incontra Mimmo Rotella” pubblicato da Gangemi Editore nel libro Salto nel vuoto, a cura di Tiziana Musi (2007).
Scheda tecnica
- Formato
- 14X21 cm
- Pagine
- 96
- ISBN
- 978-88-98963-09-6
- Prima edizione
- 2014
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