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Autore: Primo Vanni
Prefazione di Renato Curcio
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Quaderni dal manicomio di Imola
"Sentite cari amici, può darsi che io non ho potuto scrivere bene, ma tutto quello che ho detto è vero. e prego che sia stampato, che voglio fare un ricordo al mio povero babbo...". Primo Vanni traccia quadri dei passaggi essenziali della sua vita ricorrendo a scrizioni per "far vedere".
Dei cinquanta quaderni che ha scritto dal 1950 fino alla morte, ne rimangono solo tre.
Due autobiografici, il terzo narra la storia della prima guerra mondiale come gli fu raccontata dal padre.
Per far fronte al vuoto comunicativo della vita manicomiale Primo ha recuperato le scarne nozioni di scrittura trasmessegli dal padre e ne ha fatto la sua risorsa espressiva e creativa. Uno dei suoi tanti sperimenti.
Primo Vanni. Di famiglia contadina, nato a Casette di Tiara (FI) nel 1921 è finito in ospedale psichiatrico ad Imola negli anni Sessanta del secolo scorso e vi è rimosta fino alla morte avvenuta il 29 ottobre 1993
Renato Curcio ha curato la trascrizione dei suoi quaderni e ha dedicato alla storia di Primo Vanni e alla sua scrittura un breve saggio introduttivo dal titolo "Il fabbro letteraio".
Scheda tecnica