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Autore: Pierre Janet
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Con la teoria della disaggregazione mentale, elaborata nel 1889, Pierre Janet apporta un contributo fondamentale alla nascita del paradigma della transe. La scelta di presentare la sua prima opera L’Automatisme psychologique, ci sembra il miglior modo di inaugurare in questa stessa collana la pubblicazione dei “classici della transe” al fine di consentire al lettore nuove occasioni di accostare contributi mai tradotti. In questo libro, lo spiritismo, la possessione, lo sdoppiamento della personalità offrono a Janet importanti terreni di verifica delle sue concezioni e del suo metodo sperimentale. Presentando molti casi di modificazione artificiale dello stato di coscienza (di veglia) egli può infatti mettere alla prova teorie e sguardi assai diffusi anche se improbabili. In particolare il ‘ritorno’ della nozione di sdoppiamento, valorizzata oggi dalle più recenti ricerche sulla personalità multipla negli USA e in Italia, e dai più attenti orientamenti psicoterapeutici, rende particolarmente attuale una Lezione del 4 marzo 1929, in cui Janet, dopo un lungo abbandono, torna a fare il punto sull’intera questione.
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PIERRE JANET (1859 –1947) nel 1888 ottiene il dottorato di filosofia alla Sorbona di Parigi. Negli anni successivi approfondisce i suoi studi sull’ipnosi e la ricerca di psicologia sperimentale sulla dissociazione e sulla modificazione artificiale dello stato di coscienza.
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