

Autore: Giuseppe Certomà
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Memoria e speranza
Questo libro costituisce una sorta di appello dell'autore ai paesi del sud: "Paesi interni com Stilo, Pazzano, Bivongi, devono trovarsi insieme perché hanno in comune un'area geografica definita, "occupata da persone aventi un certo grado di uniformità culturale, di interrelazione della loro vita pubblica". Ossia essi rappresentano un'unità territoriale minima con certi legami e con certi interessi in comune all'interno della quale è possibile sviluppare "una globalità compiuta di rapporti significativi".
Ciò vuol dire che l'identità di questi paesi non può nascere dal gesto "di un noi che si distingue da un loro". Perché non sono né assolutamente liberi né assolutamente dipendenti, ma interdipendenti. È necessario che il popolo calabrese e meridionale riscopra la vocazione comunitaria perché solo questa può salvarlo dalla disgregazione, dalla frammentazione e dalla decadenza. Questo vale non solo per il Mezzogiorno d'Italia, ma per tutti i paesi del Sud del mondo, in quanto i problemi sono comuni".
Giuseppe Certomà (1942-2014). Assistente sociale e studioso delle problematiche del servizio sociale è stato allievo per due anni di Maria Calogero Comandini alla scuola Cepas e l’ha avuta come correlatrice della tesi “La sociologia di Émile Durkheim e il lavoro sociale”. Ha svolto un’intensa attività di ricerca sulle origini e i fondamenti culturali del servizio sociale.
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