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Autore: Adriano Segatori
Prefazione di: Augusto Debernardi
Presentazione di: Fabio Samani
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Eventi e comportamenti
Un saggio competente sul tema delicato e spinoso del suicidio, qui guardato analizzando il contesto, per capire gli eventi, comprendere i comportamenti e immaginare una prevenzione che sappia abbracciare la complessità della questione suicidio.
Di fronte al suicidio scattano dei meccanismi psicologici più disparati: dal rifiuto alla colpa, dalla giustificazione al rimprovero, dall'accusa alla comprensione. Con essi, quasi immediati, i giudizi più svariati: il suicidio è il massimo della viltà o l'estremo gesto di affermazione, è la fuga del disperato o l'estrema evasione del prigioniero, è un omicidio simbolico o un gesto concreto di trasformazione? Tutto ciò che non si comprende, o che si ha la presunzione di ritenere estraneo a noi, crea un'atmosfera di angoscia placabile solo, forse, con risposte pronte e rassicuranti, non importa se veritiere o meno.
Questo lavoro non dà risposte seduttive, né ritiene che giudizi univoci, generalizzati e consolanti possano corrispondere ad un approccio approfondito ad un problema tanto complesso quanto misterioso. Il suicidio potrebbe trovare riscontro nel significato della parola tedesca Heimlich, il segreto, ciò che si nasconde nell'intimità, nelle pieghe dell'anima, nell'ambivalenza del pensiero, nell'incertezza dell'esistere; e, come accade spesso in questa lingua dei filosofi, scaturisce un altro valore di contenuto, l'Unheimlich, l'allarmante, il minaccioso, ciò che non è controllabile, non è catalogabile, non è ragionevolmente domabile. In questo senso il suicidio è il gesto che lega l'intenzionalità all'azione: l'azione sarà possibile sottoporla a qualunque tipo di esame e di classificazione., l'intenzionalità rimarrà sempre mimetizzata nell'anima del soggetto che in quel momento, in quel luogo, con quella modalità, avrà perseguita all'estremo la massima decisionalità prevista in ogni singola vita.
Adriano Segatori, psichiatra e psicoterapeuta. Lavora presso il Dipartimento di Salute Mentale di Gorizia
Augusto Debernardi, sociologo
Fabio Samani, Responsabile nazionale dell'area di ricerca SIMG (Società Italiana di Medicina Generale)
Scheda tecnica
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