

Autrice: Stefania Trinchero
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Una madre, il carcere, un figlia
La narrazione trasversale di momenti biografici, relazioni affettive, esperienze carcerarie, trasalimenti interiori, fa di questo libro una proposta capace di parlare a tutti dei nodi profondi che investono le persone detenute e, più in generale, le relazioni tra genitori e figli. Attraverso l’intreccio allo specchio di questi momenti il libro offre al lettore molte chiavi per entrare, senza forzature fastidiose, dentro i luoghi più inquieti di se stesso. Riflessi e specchi, come i sassolini di Pollicino, tracciano con segni lievi il sentiero profondo della ricerca psicologica. Anche le rapide scene di vita carcerata, in questa narrazione, dicono dell’istituzione molto più di quanto le cifre nude riescano solitamente a fare.
Stefania Trinchero, è psicologa della Salute Mentale A.S.L. 3 genovese all’interno del Carcere di Marassi, dove lavora dal 1997. Ha pubblicato: “Follia e Società”, in: Diagnosi e Terapia, Maggio 1989; “Che cos’è l’autismo”, in: Diagnosi e Terapia, Marzo 1993; “La violenza sui bambini”, in: Diagnosi e Terapia, Giugno 1994; “La psicoterapia in carcere: la ricerca di una possibilità”, in: Varchi, tracce per la psicoanalisi, n. 6 anno 2012.
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