
Autore: Guido Celli
Introduzione di Nicola Valentino
Postfazione di Mattia Pellegrini
Autore: Guido Celli
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Pochissima felicità', Madre, hai avuto / e sempre l’affanno di doverci togliere la fame
/ e per farlo, lavori che solo te / in soma sorridendo / e per farlo, giorni che solo te / in alba sorridendo.
Tantissima felicità', Madre, hai dato / a noi che amandoti ti abbiamo ammazzato
/ e nel farlo, nessuno di noi sorridendo
/ e nel darsi, solo tu sorridendo.
Trentasei canti compongono il poema che Guido Celli scrive per ri-significare a distanza di anni l’esperienza della propria vita familiare e in particolare la relazione con sua madre. Strettamente legato a Era solo un ragazzo, nel quale l’autore racconta il corpo a corpo tragico tra un figlio bambino e un padre ragazzo, in questo poema egli riguarda la propria relazione con la madre e con il materno in senso anche simbolico, e ce lo mostra come l’altro lembo di una stessa ferita che il tempo ha cicatrizzato imprimendo al corpo-figlio un modo doloroso di stare nell’esperienza dell’amore e tra le parole che l’adornano.
Guido Celli nasce a Roma nel 1979, Poeta, performer, videomaker, musicista. Per Sensibili alle foglie nel 2019 ha pubblicato "Era solo un ragazzo"
Guido Celli nasce a Roma nel 1979. Poeta, performer, videomaker, musicista. Per queste edizioni nel 2019 ha pubblicato Era solo un ragazzo.
Scheda tecnica
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