

Autrice: Pervin Buldan
Informazioni sulle spedizioni
(quando il libro è disponibile in versione pdf)
Una memoria sugli scomparsi curdi in Turchia
Questo libro rassomiglia a “Guernica” di Picasso. Si tratta di due diverse violenze. Ma in entrambi i casi, eccetto la modalità, la data e il luogo, ogni cosa è la stessa. Questo libro è stato pensato per far vivere la memoria dei nostri uomini, tutti ugualmente valenti e degni, ed i valori che essi hanno difeso. Certamente esso non è in grado di raccontare abbastanza su di loro. La vita di ciascuno di loro richiederebbe un intero volume. Alcuni sono stati presi in casa, alcuni sul lavoro; alcuni sono stati uccisi in strada, alcuni contro un muro, alcuni in piazza di fronte agli occhi della gente. Di molti non si conosce la fine che hanno fatto, e non li si è ancora trovati. Molti non hanno neppure la lapide di una tomba. (…) In Turchia si contano a migliaia gli omicidi da parte di ignoti, le esecuzioni extragiudiziali, gli scomparsi durante la custodia cautelare. Avremmo voluto incontrare una per una tutte queste persone; tuttavia le condizioni non ce lo hanno permesso. Avremmo voluto fare un lavoro completo, ma non è stato possibile; le condizioni ci hanno consentito di fare solo questo. Questo libro vuole essere un primo inizio e un documento storico per le generazioni future”.
Pervin Buldan, fondatrice e Presidente dell'Associazione familiari degli scomparsi "Yakayder". Vedova di un imprenditore curdo rapito e ucciso, porta avanti coraggiosamente una ricerca sugli scomparsi curdi e sulle vittime delle cosiddette "esecuzioni extragiudiziali" in Turchia.
Traduzione di Lerzan Tascier, adattamento di Antonella Mariotti.
Con interventi di: Antonio Olivieri, “Lungo il filo della memoria”;
Giulietto Chiesa, “Stragi dimenticate”;
Don Luigi Ciotti, “Non c'è pace senza giustizia”;
Luigi Vinci, “La mia lunga stortia con il popolo curdo della Turchia”;
Giovanni Russo Spena, “Un'opera straordinaria di memoria”;
Hevi Dilara, “Gli azraele bianchi”;
Ragip Zarakolu, “Gli scomparsi nel mondo”;
Reyan Yalcindag, “Gli anni della repubblica della paura”.
Con il testo del “Rapporto Susurluk”, di Savads Kutlu, ispettore nominato dal governo turco nel 1997.
Scheda tecnica
Potrebbe anche piacerti