
A cura di Giulia Girardello e Mattia Pellegrini
Aldo Piromalli e la scrittura dell'esilio
Autrice: Silvia Pujia
Prefazione di Simonetta Lux
Postfazioine di Giorgio de Finis
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(quando il libro è disponibile in versione pdf)
Pratiche di decontrazione dell'istituzione museale
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Questo libro intende rintracciare le principali trasformazioni museologiche avvenute nel corso XX secolo – dalle Avanguardie passando per l’institutional critique degli anni Sessanta e Settanta fino agli anni Ottanta del Novecento – portando l’attenzione sulle tendenze che negli ultimi decenni hanno contribuito a decostruire la convinzione che l’arte abbia bisogno necessariamente di un luogo in cui dimorare. Propone una riflessione sull’identità e sulla validità del museo oggi e traccia una panoramica delle istituzioni museali nate o che stanno nascendo per le quali il contenitore conta più del contenuto, o meglio il cui contenitore è diventato esso stesso contenuto. Parallelamente dedica grande attenzione alle recenti istanze critiche nei confronti dei luoghi istituzionali e deputati del mondo dell’arte, che per intento programmatico e modalità operative sono ascrivibili a una attuale critica istituzionale, potremmo dire di terza generazione. Nuove idee di museo, di un museo altro, a carattere rizomatico e aperto alla contaminazione continua che estende il proprio campo d’azione oltre il suo contenitore per inserirsi nomadicamente in qualsiasi luogo, come esito finale della decostruzione in vari stadi del museo neutrale, asettico e chiuso del white cube modernista. Nel dettaglio vengono analizzate tre esperienze, tutte romane, che si pongono al di fuori delle pratiche istituzionali o istituzionalizzate sia in senso fisico, non agendo se non in modo parassitario negli spazi espositivi ufficiali, sia per intenti: il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia di Giorgio de Finis, il Museo all’aria aperta di Fausto Delle Chiaie e il Museo dell’arte contemporanea italiana in esilio di Cesare Pietroiusti.
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Silvia Pujia (Lamezia Terme, 1985) si è laureata in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Roma La Sapienza, dove ha conseguito il Master in Curatore di Arte Contemporanea di cui questo libro è l’esito. Affianca alla pratica critica e curatoriale quella artistica, interessandosi alle attuali istanze artistiche pubbliche e relazionali.
Scheda tecnica
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