

Autrice: Elisa Mauri
Informazioni sulle spedizioni
(quando il libro è disponibile in versione pdf)
Costruire un immaginario che sappia fare a meno del carcere
I numerosi interrogativi che questo libro si e ci pone hanno lo scopo di indurci a sospendere il giudizio su chi è in carcere, invitandoci, come a suo tempo Basaglia fece con i manicomializzati, a guardare le persone e non i modelli e le teorie che si hanno in testa. Partendo dai rapporti reali, con persone in carne ed ossa, incontrate nell’ambito della sua attività, l’Autrice si chiede come facciamo a non vedere che le decine di migliaia di persone detenute chiamano in causa le comunità da cui provengono, i servizi, le opportunità e i diritti che lo Stato ha saputo o non ha saputo garantire a tutti. Tra l’altro ci ricorda che “esistono servizi nei nostri territori che restano in piedi e funzionano grazie a chi lavora gratis, come i tirocinanti o i volontari”. Attingendo a Foucault, all’idea che questa istituzione sia figlia di quel “potere normalizzatore” e disciplinare operante all’interno del “regime panoptico”, l’Autrice si chiede se non possa essere immaginata oggi una rivoluzione contro il sistema retributivo, dove si risponde al male del reato perpetrando altro male. Ci invita a parlare di carcere, a renderci conto che le persone che stanno “lì dentro” appartengono alla società, che a lei dovranno tornare e che la soluzione non è la loro ghettizzazione, perché questo non porta né quella rieducazione voluta dalla Costituzione né sicurezza. E ci lascia una domanda: “Perché pensiamo che la sicurezza pubblica dipenda dall’aumento delle sanzioni e del controllo piuttosto che dalla creazione di legami sociali sani e saldi?”
Elisa Mauri è psicologa clinica e frequenta l’ultimo anno di specializzazione in psicoterapia presso l’Istituto ANEB. Dall’università ha iniziato ad approfondire e frequentare il contesto penitenziario, in cui tutt’oggi è impegnata, con diversi ruoli e mansioni. Ha pubblicato diverse riflessioni sul tema, in ambito specialistico e divulgativo, tra le quali la sua tesi specialistica: “La lesione corporale: ferita del Sé e funzione alfa del corpo. Una lettura ecobiopsicologica dell’autolesionismo in carcere”, disponibile online sul sito di Ristretti Orizzonti.
RECENSIONE: http://www.sensibiliallefoglie.it/Le-monde-gennaio-2021.pdf
Scheda tecnica
Potrebbe anche piacerti
UN UNIVERSO DI ACCIAIO E CEMENTO
Autore: William Frediani
Postfazione di Fabio Mugnaini
Autrice: Houria Bouteldja
Prefazione all’edizione italiana di Maria Rita Prette
Postfazione all’edizione italiana di Marilina Rachel Veca
Autrice: Samah Jabr
Traduzione di Alberto Tognola
Adattamento a cura di Alexandra Dohls con la coordinazione di Hernan Mazzeo