

Autrice: Rossella Scarponi
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Morire a Regina Coeli
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Questo libro, tra il romanzo di formazione e quello di denuncia, attraverso una storia di vita e di ricerca della verità sulla tragedia che ha segnato la vita della protagonista, racconta un dispositivo tipico delle istituzioni repressive. Il marito di Isabella muore, nel maggio 1987, a Regina Coeli. Non è dato sapere se suicida o suicidato. La prassi istituzionale ha cancellato i dati di fatto con una narrazione sostitutiva della verità. “La tua morte è stata un danno collaterale nella fantasmagorica lotta al terrorismo e, in forza di quella guerra santa, la tua vita è stata ritenuta sacrificabile”. Un danno che si riverbera e moltiplica sui famigliari, lasciandoli “soli soli”. La dimensione letteraria di questa storia non toglie nulla alla forza della realtà, visto che, negli ultimi diciassette anni, un migliaio di detenuti si è tolto la vita in carcere e che la società preferisce lasciare nell’ombra queste vicende, come se non la riguardassero. Isabella, trentadue anni dopo, forte del suo amore, ci chiede di non distogliere lo sguardo.
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Rossella Scarponi è nata a Roma nel 1962. Fin dai tempi del Liceo si è interessata di politica e sociale; oggi è impegnata in attività contro gli abusi. Questo suo primo libro si ispira a fatti realmente accaduti e vissuti in prima persona.
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Leggi la recensione di Riccardo Rosa, “Morire in carcere ieri e oggi. In un libro la storia di Mario Scrocca":
http://napolimonitor.it/morire-carcere-ieri-oggi-un-libro-la-storia-mario-scrocca/
Scheda tecnica
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