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Autrice: Giovanna Nigi
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Questo libro propone le storie intrecciate di figure che si vogliono mantenere umane, pur nell’attuale disumanizzante contesto sociale. Nostalgici della cultura hippie, richiedenti asilo, ragazzi down e zingari, incontrandosi lungo le strade della capitale, costituiscono una comunità che appare straordinariamente ricca, come dovrebbe essere la normalità delle relazioni umane, dove prevalgono la valorizzazione delle differenze e l’empatia. Una comunità paradossale che si confronta con le tempeste della vita, tenendo in conto la sofferenza e la morte, attraversandole con la leggerezza e la semplicità proprie di altri tempi e di un’altra umanità possibile. Una narrazione idealmente dedicata “agli anticonformisti, ai ribelli, a quelli che non amano le regole, a chi è abbastanza folle da pensare di poter mutare il mondo”.
Giovanna Nigi è nata a Gubbio ma ha vissuto quasi sempre a Roma. Giornalista free lance, ha collaborato con Il Manifesto, l’Unità, Viaggi di Repubblica, le pagine del Tempo Libero del Corriere della Sera, il mensile per viaggiatori ruggenti Sandokan. Ha curato testi per Radio Rai, lavorato come chef in ristoranti a Parigi e nelle Marche. Ha dato vita a una compagnia di donne, Il Contafiabe, per conservare la tradizione orale della fiaba di magia. Passa lunghi periodi dell’anno in beata solitudo nell’isola di Alicudi. È autrice di Chi muta, Dio l’aiuta, 2000, Guida; e, insieme a Giulia Macrì, di Lette e mangiate, ricette di grandi scrittori trovate nei romanzi, 1997, Mursia.
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