IO SONO UNO SPOSTATO

Psichiatricamente poesia

Mario Calcagno ha trascorso gli ultimi ventuno anni della sua vita prigioniero in psichiatria, spostato dalla sua casa e da un imminente viaggio in Oriente al "repartino" psichiatrico per i ricoveri coatti; spostato di letto! Spostato dalle cliniche agli ospedali e da questi alle comunità terapeutiche, come lui stesso racconta quando svela in poesia la coniugazione passiva della parola spostato.
"poesia dell'esperienza" si potrebbe definire quella dell'autore che gioca divertito con le parole, le manipola, le lavora, non per un vezzo letterario, ma per spremere quanto più possibile da esse la complessità dell'esperienza e perfino l'ineffabile. Da questa tensione a dare vita al segno, nasce l'invito che egli rivolge al lettore: Se t'inoltri oltre il foglio che ora scrivo, puoi sentir ridere l'inchiostro…

Mario Calcagno nasce a Fossano il 6 giugno 1957. Una quantità di avventure (tra cui "raids ciclistici" in quindici nazioni d'europa e l'adesione a progetti pacifisti, come "Le Retour" in Francia e "La route de Jerusalem" in Grecia) costellano la sua vita, di cui i suoi scritti rappresentano traccia e testimonianza.