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Autrice: Diana De Rosa
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Storie di donne e della loro follia
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Fra il 1909 e il 1918, anno della fine della guerra e della disfatta dell'impero austro-ungarico di cui Trieste faceva parte, oltre seicento donne vennero ricoverate nel manicomio che, intitolato all'industriale Andrea Galatti, il popolo chiamava semplicemente il manicomio di San Giovanni, dal nome del villaggio presso cui sorgeva, come lo stesso chiamava "la carrozza di Treves", la vettura della guardia medica che si occupava del trasporto delle alienate. Le loro storie rimandano a quella di Trieste, alla città della borghesia con i simboli del suo potere e della sua agiatezza, e alla città costituita dai rioni popolari dove vivevano quelle donne che nelle industrie, nelle case signorili, nei mercati, svolgendo lavori umili e faticosi, contribuivano al suo sviluppo, e alla vita nei paesi contadini e poveri dell'Istria e di altre terre dell'Impero. In esse s'intrecciano malattie, dispiaceri, pratiche, dolori, desideri e sogni.
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Diana De Rosa, studiosa di storia della città e delle istituzioni educative, svolge attività di ricerca nell'Università di Trieste. Fra le sue pubblicazioni: "I bambini di sua maestà. Esposti e orfani nella Trieste del Settecento" (Franco Angeli, Milano 1986); "Libro di scorno, Libro d'onore. La scuola elementare triestina durante l'amministrazione austriaca (1761-1918)" (Del Bianco, Udine 1991); "Il baule di Giovanna: Storie di abbandoni e infanticidi" (Sellerio, Palermo 1995); "Maestri, scolari e bandiere. La scuola elementare in Istria dal 1814 al 1918" (Dal Bianco, Udine 1998); I mangiatori di pane (Sensibili alle foglie, Tivoli 1998); Rilke e Teresa. Storia di una abbandonata (Lint, Trieste 1999)
Scheda tecnica
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